POPOLI MIGRANTI
Mi chiami ‘mama’, mi chiedi ‘come stai?’
un largo sorriso, la bocca è una finestra
di bianco nel volto di colore,
mi chiedi i soldi di un caffè, ‘ho fame’,
senza una lira, ma ricco di speranze,
credi in un paese straniero, ami l’Italia più di noi,
che, in tanti, figli di questo suolo, vorremmo scappare,
mollare tutto; ci manca la forza di sognare.
Per te siamo la terra promessa, chi te l’ha raccontato?
Che ti hanno detto del paese dove fioriscono
i limoni?
In te, la volontà di sorridere per necessità,
la forza di credere in un futuro migliore
con la caparbietà dello stelo che cresce
nella fessura di un muro,
dei papaveri nati tra i sassi e le rotaie.
Nelle stelle cadenti dormono desideri nascosti,
sogni di un’alba rosata nel rosso del sole che tramonta.
Chi è ricco di speranze
porta il futuro sulle proprie spalle.